Il miracolo di San Gennaro è avvenuto. Il sangue del popolo si è sciolto
Le normative covid hanno limitato e ristretto la possibilità di accedere alla messa in onore di San Gennaro, che si celebra ogni 19 settembre, come tradizione vuole a Napoli. Ed è mancata quella mattinata insieme. Manca quella giornata così particolare e mistica, seppur laica. Partecipare al miracolo di San Gennaro non è moda e non è folklore da tarantella o sceneggiata napoletana. Non è nemmeno un mero rituale ma soprattutto non è abitudine. Partecipare al miracolo di San Gennaro, per i Napoletani, significa ascoltare la funzione ed attendere con quel pizzico d’ansia il miracolo, parlando con chi ti sta intorno, discutendo di attualità. Quasi un modo per ritrovarsi. Insieme. Ricevere, infine, la benedizione corale in piazza Duomo significa sentirsi parte del popolo. Si chiama, dunque, appartenenza. Non chiamatelo mai folklore. Questo popolo – forse l’ultimo rimasto – campa ancora di miracoli. Ha fede. Appartiene a se stesso.
Eppure Gennaro anche oggi ha fatto il suo dovere di Patrono e, per laici e credenti, ha sciolto ancora una volta il suo sangue. Il sangue di un popolo, quello Napoletano.